Città di Ottaviano
Latitudine:
40° 51′ 0′′ N
- Longitudine: 14° 29′ 0′′ E
Altitudine da 50 a 1281metri s.l.m. -
Superficie 19,85 km² - Abitanti 24.550
- Densità 1234 ab./km²
Ottaviano è un comune di circa 24.500 abitanti in provincia di Napoli e precisamente si trova nella zona vesuviana interna, lungo le pendici orientali del massiccio montuoso vulcanico del Somma-Vesuvio in una posizione climatica privilegiata. Infatti, attirati dall’area salubre che vi si respira e dai sentieri montani che portano al Monte Somma e al Vesuvio, vi arrivano molti turisti. E' sede del Parco Nazionale del Vesuvio che con la sua azione sta ancora maggiormente migliorando e proteggendo la magnifica natura. Il comune si estende su una superficie di 19,85 Kmq (con due isole amministrative nel comune di Nola che sono le masserie Cacciabella e Nocerino). La sua altezza sul livello del mare varia notevolmente. Infatti va dai 50 metri s.l.m. ai 1281 che è la cima del Vesuvio (che come territorio del cratere appartiene in larga parte al comune). La sede municipale è a 210 m. s.l.m.
Ottaviano è di origini antichissime, infatti, ha avuto origine da un borgo nato attorno alle case di un vastissimo possedimento (Praedium Octaviorum) della famiglia dell’imperatore Cesare Ottaviano Augusto. Questo borgo divenne poi più importante e assunse il nome di Octavianum. Nell’antica Octavianum (diventato anche “Municipium”) (secondo alcuni storici) l’imperatore Augusto contrasse una malattia e, dicono, vi sia morto. Poi fu trasportato a Nola. Fu teatro di una battaglia tra Silla e Cluenzio durante la guerra sociale del 90 a.C. e di un’altra del 73 a.C. tra Spartaco e Clodio Gabro nella guerra servile. Dell’epoca romana, date le continue eruzioni del Vesuvio che tutto sommerge con il suo lapillo e la sua lava, esistono pochi ma importanti reperti. Comunque recentemente sono stati ritrovati altri ruderi e tombe in varie parti del paese. Verso l’anno 1000 modificò il nome e da Octavianum il paese si chiamò Ottajano. Durante il corso della storia ha subito l’occupazione e l'amministrazione di vari popoli, quali i Bizantini, gli Ungheri, i Longobardi, e poi successivamente degli Svevi, dei Normanni e degli Angioini. Fu proprio durante il regno degli Angioini che Ottaviano, a causa dell'uccisione di un funzionario regio (il Sovrintendente dei boschi) e della sua scorta da parte dei fratelli Giovanni e Roberto de' Marrone insieme a un gruppo di ottajanesi, fu messo a ferro e fuoco da Carlo di Lagonessa per ordine di Carlo II d’Angiò nel 1304. In seguito il paese fu governato da vari baroni e feudatari. A partire dal 1200 i più famosi sono stati: Tommaso d'Aquino(nonno del famoso Santo), le famiglie degli Orsini e dei Cola e poi, per i servigi resi per fatti d'arme, il re di Napoli vendette il feudo al famoso Fabrizio Maramaldo che dominò il territorio ottavianese dal 1532 al 1551. Maramaldo vendette poi il feudo alla famiglia Gonzaga di Molfetta che a loro volta nel 1567 lo rivendettero a Bernardetto de’ Medici di Toscana, cugino del granduca Cosimo I de Medici e fratello del Papa Leone XI. Con questa famiglia di origine toscana iniziò un lungo stabile periodo di feudalesimo, prima come Signoria e poi come Principato. Infatti i principi de’ Medici di Ottaviano hanno governato e dominato dal 1567 al 1860 il territorio, che comprendeva anche gli attuali comuni di Terzigno e di San Giuseppe Vesuviano (e per oltre un secolo, dal 1690 al 1815, anche quelli di Sarno, Striano e Poggiomarino). A questa famiglia apparteneva Luigi de’ Medici che fu uno dei più importanti statisti del Regno delle Due Sicilie. Luigi de’ Medici fu il rappresentante del Re di Napoli al Congresso di Vienna. La dominazione medicea finì nell’anno 1860 quando avvenne lo sbarco dei Mille di Garibaldi. Con la sconfitta dell’esercito del Regno delle Due Sicilie e la conseguente annessione al Regno d’Italia, i principi de’ Medici persero il loro feudo. Attualmente è stata nominata Città di Pace e di Cultura.
Abitanti censiti
In Ottaviano ci sono 14 chiese piene di opere d’arte, ma le più ricche sono quelle della chiesa Madre di San Michele Arcangelo (opere di Angelo Mozzillo) e della chiesa del SS.Rosario (opere del Mozzillo. Boscoli e Ferraù Fenzoni). Altra opera importante è la statua di San Gennaro Vescovo attribuita al famoso scultore Matteo Bottigliero. Attualmente è in restauro l’antico magnifico palazzo Mediceo, nella parte alta della cittadina, dove è collocata anche la sede del Parco Nazionale del Vesuvio. Esso era un antico castello posto a difesa del borgo ottavianese traformato poi in palazzo da Bernardetto de' Medici e dalla moglie Giulia de' Medici quando acquistarono il feudo nel 1567.
Molte sono le feste popolari che si tengono a Ottaviano, ma la più importante, sia dal punto di vista civile che religioso, è quella della festa patronale di San Michele Arcangelo dell'8 maggio durante la quale si svolge il famoso Volo degli Angeli.
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